In genere siamo abbastanza restii dal tornare a visitare un posto già visto.
La paura di immediati paragoni su come era e sopratutto su come ce lo ricordavamo ci ha sempre aiutato a non commettere questo tipo di sbaglio.
Eravamo già stati nella Valle della Loira alcuni anni prima (è inutile sottilizzare su quanti lustri!) ed eravamo rimasti realmente incantati dai magnifici castelli che caratterizzano la zona.
Per questo motivo abbiamo deciso di correre il rischio e di rendere partecipi Alessandro e Valentina di quanto favolosi possano essere questi luoghi.
Tra questi non poteva mancare il Castello di Cheverny.
Il Castello è stato costruito tra il 1624 ed il 1630 da Philippe Hurault, figlio di Henri Hurault, conte di Cheverny e tesoriere militare di Luigi XI.
Il Castello di Cheverny è stato utilizzato come sfondo per numerose avventure di Tintin, creato dal disegnatore belga Hergé.
E' possibile infatti visitare una mostra permanente dell'artista.
Io e Franca però miriamo ad entrare dentro il Castello per scoprire se il timore di restare delusi si sarebbe traformato in realtà. In particolare ci ricordavamo di alcuni oggetti particolari che componevano gli arredi interni e dei quali mantenevamo un bellissimo ricordo.
Il primo si trovava sullo scalone di ingresso: un enorme palco di cervo preistorico.
Ed eccolo li. Guardate che dimensioni.
Proseguiamo il tour delle sale visitabili ammirando con piacere che tutto era stato ben conservato e curato, nonostante il grande afflusso di turisti che ogni anno visitano e toccano gli arredi.
Chiaramente i piccoli oggetti possono essere visti e fotografati ma non possiamo minimamente avvicinarci: un cordone colorato limita il libero accesso ad alcune stanze.
Per quanto ci riguarda il pezzo forte della collezione doveva sempre venire. Chiaramente erano passati molti anni e quel particolare oggetto, che molto ci aveva colpito ed era piaciuto, poteva essere stato spostato in zone inaccessibili o peggio: venduto o rubato!
Proseguiamo la nostra visita.
Ed eccolo lì!
Al centro della tavola apparecchiata ecco la scultura in cristallo in tutta la sua lucentezza e brillantezza, proprio come ce la ricordavamo.
Usciamo dal Castello e ci dirigiamo verso le stalle.
Una delle particolarità del Castello di Cheverny è la muta di oltre 100 cani da caccia che oziano in attesa del pasto.
Questo sta proprio seduto comodo. |
Tra i tanti cani che felicemente aspettano il proprio pasto c'è qualcuno che ha bisogno della razione quotidiana di ferro oppure, più probabilmente, si procura una via di fuga!
Ultima particolarità che abbiamo trovato al Castello di Cheverny è il modo alternativo di coltivare le Orchidee: appese e con le radici esposte.