martedì 31 maggio 2016

Zuiderzee Museum - un museo davvero speciale

Forse non vi è mai capitato di intrecciare una corda, o di riparare una rete. forse non avete mai giocato con il cerchio, o con i trampoli, e non siete mai entrati in un'antica farmacia...beh, allora non potete perdervi lo Zuiderzee Museum di Enkhuizen - Olanda.
Un piccolo mulino
Il museo si raggiunge con una breve traversata in traghetto, noi grandi ci godiamo il sole e la brezza del mare, i ragazzi preferiscono sedersi all'interno. Ci siamo solo noi!




Parcheggio velieri
Facciamo un passo indietro, per capire come nasce questo museo bisogna tornare ai tempi in cui la grande diga non era ancora stata costruita e l'Ijsselmeer era ancora una profonda insenatura del mare del nord.
L'Olanda di due secoli fa: irriconoscibile
 A quei tempi questo museo era un villaggio di pescatori, che si affacciava sul mare interno - Zuiderzee significa "mare meridionale". Qui possiamo rivivere l'atmosfera di allora, vedere lo stile di vita dell'epoca e divertirci mentre impariamo qualcosa di nuovo.
Aringhe stese come panni davanti all'affumicatoio
Un piccolo orto ordinato
Giorno di bucato



Questo era un piccolo paese autosufficiente: c'era la chiesa (Che adesso è gettonatissima per i matrimoni), la scuola, le varie botteghe dei mestieri, in cui è possibile vedere artigiani all'opera. 
Non sono carini questi sposi?


C'erano anche la farmacia e la drogheria, tutto questo in un paesaggio incantevole e raccolto, curato in modo davvero splendido.










I forni per la calce: qui le conchiglie venivano cotte  e trasformate in materiali da costruzione
Molti edifici sono stati presi da altre zone d'Olanda, smontati e ricostruiti qui, il risultato è un villaggio grazioso ed armonioso, pieno di curiosità.
Per i bambini è possibile noleggiare costumi d'epoca e zoccoletti. I miei figli naturalmente non ne hanno voluto sapere.
L'attività principale in questo villaggio era la pesca, e per conservare il pescato a quei tempi c'era solo un'opzione: l'affumicatura. Le aringhe venivano pulite e stese, e poi fatte seccare lentamente in "forni" speciali chiamati affumicatoi. 



Un'aringa per merenda? Beh, io passo, preferisco questi fantastici dolcetti!
Facce soddisfatte.
All'entrata assieme a mappa e biglietto ci consegnano un programma giornaliero fittissimo di laboratori, dimostrazioni e piccoli spettacoli, e la giornata passa fin troppo in fretta.
Prima si fabbrica la corda...
La "macchina" del mastro cordaio
E poi si usa per giocare! 

Il laboratorio per costruire gli zoccoli a vela (Sono pazzi questi olandesi)



Questo villaggio museo è veramente un bel posto dove passare una giornata *olandese*, ed è anche relativamente poco frequentato - oltre a noi e agli sposi c'era solo qualche altra famiglia di biondissimi nordeuropei. Probabilmente non è conosciuto come altri parchi analoghi - ad esempio Zaansee Schans - e questo è senz'altro un punto a suo favore. Naturalmente essendo un museo all'aperto è possibile visitarlo solo nella bella stagione, vi consiglio di consultare il sito per qualsiasi informazione: Zuiderzee Museum.

Scende la sera, il museo sta per chiudere ma abbiamo una promessa da mantenere: il giro in barca. Io e Paolo siamo già rassegnati: uno dei due cadrà senz'altro in acqua, ma pazienza, in macchina abbiamo i vestiti di ricambio, e poi una promessa è una promessa, no?
Eccoli in partenza per raggiungere l'isola di Urk, dall'altra parte dello Zuiderzee. Beh, in effetti sarebbe un po' lontanina da raggiungere, forse è meglio ripiegare sulla piattaforma Urk!

I ragazzi partono sul  gommoncino. incredibilmente non c'è nessuno a sorvegliare queste barchette, nessuno che indossi giubbetti di sicurezza. Una cosa del genere in Italia non potrebbe esistere, e qui invece è naturalissima.

Remano a turno...




... e raggiungono Urk senza incidenti! Incredibile!