venerdì 28 febbraio 2014

All'inferno e ritorno - La Death Valley

Fuori piove ed io avrei voglia solo di sole e di deserto.
E' il momento giusto per raccontarvi qualcosa della Death Valley (Nevada - US)


Agosto 2013 - Il nostro viaggio nel west


Cos'è la Death Valley?
Come si può intuire dal nome - Valle della morte - è un luogo poco ospitale.
E' un ambiente talmente estremo ed insolito che ne hanno fatto un parco nazionale, il più grande degli Stati Uniti.
Noi ci siamo arrivati partendo da Las Vegas la mattina all'alba, viaggiando su strade ricamate d'asfalto in mezzo ad un deserto dai colori improbabili.

La prima tappa è lungo la strada, una sosta a Zabriskie Point ci catapulta su un altro pianeta, dune di roccia colorata sotto un cielo azzurro ed un sole implacabile, anche se sono solo le prime ore del mattino.
Agosto 2013 - Zabriskie Point
La passeggiata per arrivare al punto di osservazione è breve ma può essere molto impegnativa in estate e nelle ore centrali della giornata. In questo deserto si registrano le temperature più alte  d'America, è meglio tenerne conto se si viaggia in estate.

Facciamo una breve sosta al Centro Visitatori a Furnace Creek, dove ci rinfreschiamo ed acquistiamo l'Annual Pass per l'accesso ai parchi nazionali. 
Non sono ancora le 11 e il termomentro esterno segna già una temperatura di 46 gradi, ma è un caldo quasi piacevole, non si suda nemmeno. 
Ci rendiamo conto di quanto possa essere pericoloso sottovalutare il caldo feroce dal gran numero di avvertimenti sui pericoli della disidratazione. Noi abbiamo una bella scorta d'acqua e decidiamo di seguire i suggerimenti e di bere a intervalli regolari, anche senza aver sete. 
E' tempo di proseguire per la nostra prossima tappa, ci dirigiamo verso Badwter, il posto più basso d'America - 86 metri sotto al livello del mare.

Badwater ( Acqua cattiva) è una sorgente che sgorga dal fondo di un lago prosciugato, un'oasi azzurra in un immenso deserto di sale bianco e accecante.
Ecco, qui il caldo è veramente  indescrivibile, soffia un vento torrido, sembra davvero di stare in un forno, sento la pelle che si accartoccia sotto al sole. (E' solo un'impressione, per fortuna!)
Nonostante il caldo però il paesaggio è magnifico, di una bellezza inaspettata.
Provo a togliere gli occhiali da sole e mi ritrovo istantaneamente accecata, mi avventuro sulla distesa di sale godo della sensazione di spazio aperto e di calore. 
E' bellissimo!

Ci fermiamo ad osservare la sorgente. I cartelli avvisano di non toccare l'acqua per non contaminarla: per quanto sembri incredibile questa piccola pozza d'acqua ospita un ecosistema unico al mondo. In queste acque salate e bollenti riescono a vivere piante ed animali, è una piccola meraviglia della natura.

Il nostro viaggio prosegue, torniamo verso Furnace Creek ed imbocchiamo la deviazione per l'Artist Drive, una piccola strada che si inoltra fra le rocce. Andiamo a vedere l'Artist's palette - la tavolozza del pittore - un'opera d'arte naturale, prodotta da antiche eruzioni vulcaniche.
E' una collina su cui è possibile vedere i depositi di vari tipi di minerali, ognuno di un colore diverso e brillante. E' uno spettacolo da guardare con gli occhiali da sole, perchè nelle ore centrali della giornata la luce violenta del sole cancella ogni sfumatura.(E infatti purtroppo la foto non rende minimamente )


Intorno a noi c'è il deserto dei film o dei cartoni animati, quello con i cespugli che rotolano e i sassi spaccati dal sole. C'è un silenzio assoluto e il calore è quasi solido.

E' ora di iniziare il viaggio di ritorno a Las Vegas, ma prima diamo un'ultimo saluto alla Valle dal Dante's view. Non è difficile immaginare l'origine di questo nome, dall'alto di una terrazza panormica sulle Black Mountains possiamo vedere tutta la valle, tutto "l'inferno" . 

Qui il caldo è sopportabile e lo spettacolo della valle ai nostri piedi è quasi ipnotico. Si possono vedere  le onde di calore che gonfiano e deformano il paesaggio , è un panorama grandioso ed ostile, e al tempo stesso stupendo.