giovedì 26 giugno 2014

Prossimamente...

Tower Bridge
Prossimamente sul blog: Londra!

Westminster
Museo di storia naturale
 E adesso scappo a preparare le valigie. A presto!


(Foto dal sito  http://www.londra.it/gallery.htm )

lunedì 23 giugno 2014

Sigiriya, patrimonio dell'umanità.

Nel centro dello Sri Lanka si trova il sito archeologico di Sigiriya, uno degli 8 Patrimoni dell'Umanità che si trovano sull'isola di Ceylon.
Si tratta delle rovine di un antico palazzo risalente al 500 d.c.


 

mercoledì 18 giugno 2014

Il primo viaggio in oriente: Sri Lanka.

I nostri viaggi in oriente vengono aperti con il più magico e romantico: la luna di miele.
E quale posto migliore poteva unire magia e romanticismo se non lo Sri Lanka e le Maldive.
Il nostro primo approccio con la cultura orientale lo abbiamo a Colombo, la capitale di Ceylon, nome ufficiale dell'isola di Sri Lanka fino al 1972.
Arrivati all'aeroporto, dopo molte ore di volo con l'aria condizionata sempre aperta, rimaniamo letteralmente "affogati" dal tasso di umidità dell'aria: abbiamo la sensazione che per scherzo qualcuno ci abbia tirato un secchio d'acqua.   



Alloggiamo in un hotel della famosa catena Hilton (quella del nonno di Paris). Fino a quel momento l'albergo più sfarzoso che avevamo visto raggiungeva a stento le tre stelle mentre in questo si percepiva tutta un'altra sensazione.



Da subito è facile notare che Colombo è una città fondamentalmente divisa in due zone: la parte delle persone agiate (quella turistica) e la parte povera, dove vive la maggior parte della popolazione.



La città impiega comunque pochi istanti per affascinarci. Le religioni predominanti sono il Buddismo e l'Induismo e la nostra attenzione viene attratta dall'Induismo, con i suoi templi rivestiti letteralmente dalle statue rappresentanti le molteplici divinità.
 
Lungo le strade si possono trovare incantatori di serpenti che, con assoluta disinvoltura, maneggiano alcuni cobra.
 
Anche i taxi sono particolari.

Ed ecco il nostro incontro con il primo di una lunga serie di Buddha.
Durante tutto il periodo che siamo stati in Sri Lanka abbiamo trovato Buddha in piedi, seduti, sdraiati, vivi, morti, etc. ognuno con una propria storia molto affascinante.  



Insomma, questo è stato l'inizio di un viaggio magico, che ancora continua.
 
 

martedì 17 giugno 2014

La gita in elefante

Durante il nostro viaggio di nozze in Sri Lanka ci siamo spostati con molti mezzi di trasporto: un aereo intercontinentale, un comodissimo pullman gran turismo, un treno locale e ... sul dorso di un elefante.
Per poterci montare dobbiamo utilizzare delle apposite piattaforme.  
Il nostro elefante era "omologato" per il trasporto di sette persone, di cui una a cavalcioni sul collo del pachiderma, e guidato da un mahud che ci accompagna a piedi.  
Primo piano della testa del nostro elefante
Una curiosità.
Come si vede dalla foto sopra, gli elefanti hanno la testa coperta di peli molto rigidi, con i quali vengono fatti anche braccialetti che hanno  una caratteristica: sono "ignifughi". Per dimostrarci questo, il nostro mahud ne ha passato uno sopra la fiamma viva senza che il braccialetto ne risentisse in alcuna maniera.
Il mahud guida il grosso pachiderma nella foresta ...

... accompagnati da rapaci (credo un aquila) e ... 
... da cicogne.
Considerando che il nostro tour era costituito da un pullman intero di coppie in luna di miele (ed una single), possiamo considerarlo di buon augurio!
Il percorso, come detto, attraversa la foresta fino ad arrivare ad un fiume dove il mahud ci abbandona sulla riva e ordina al gruppo di elefanti di portarci a fare il bagno.  

 

L'acqua non ha un colore molto invitante, ma almeno non scorgono animali pericolosi.
Questo è il turno di Franca a "guidare" e sembra proprio a suo agio.  

Arrivati sani e salvi non manca che la foto ricordo.
E' in occasioni come queste che ti senti parecchio piccolo!



domenica 15 giugno 2014

La fabbrica di batik in Sri Lanka

Il nostro viaggio di nozze prevedeva un tour di una settimana in Sri Lanka ed una settimana nel paradiso terrestre delle Maldive.
Durante il tour la nostra guida Bonifacio ci ha portato a visitare molte cose, tra le quali anche la fabbrica dei batik.
Se mi fosse stato chiesto cosa erano i batik prima di questo viaggio avrei risposto decisamente: boh?
Ma cosa sono e come vengono realizzati?
Il batik è una tecnica usata per colorare i tessuti mediante la copertura a protezione delle parti che non devono essere colorate, di materiali impermeabilizzanti come argilla, resina, amido o, come abbiamo visto noi, cera.
L'artigiano inizia la prima fase dell'operazione disegnando con una penna il modello da riprodurre e colorare direttamente sul tessuto.
Le fasi successive sono pressoché identiche e si ripetono in base al numero dei colori che si intendono utilizzare. Mediante un beccuccio metallico viene colata (in questo caso) la cera bollente fino a coprire tutte le parti del tessuto che non dovranno essere colorate. 

La stoffa viene quindi immersa nella vasca contenete il colore scelto fino a che questo non penetra perfettamente nelle fibre libere dalla cera.  
 



La fase successiva prevede un bagno in acqua bollente che lava via il colore in eccesso, sciogliendo la cera applicata nella fase precedente, fino ad ottenere il tessuto pulito e pronto per la nuova applicazione di cera.


Si ripete l'applicazione dello strato di cera sulle parti già colorate e sulle parti che non devono essere colorate con il prossimo bagno di colore.
 

Come potete immaginare si tratta di lavorazioni abbastanza lunghe ed il costo dei batik varia giustamente dalla complessità del disegno e dal numero di colori utilizzati. 

Ci lasciamo coinvolgere in una tipica sfilata turistica, studiata apposta per "sfilarci" un acquisto.
Non lo dico perché è mia moglie ma pare una principessa.

Altra neo sposa soddisfatta.

Ed ecco la sfilata finale



martedì 10 giugno 2014

Il Castello di Cheverny

In genere siamo abbastanza restii dal tornare a visitare un posto già visto.
La paura di immediati paragoni su come era e sopratutto su come ce lo ricordavamo ci ha sempre aiutato a non commettere questo tipo di sbaglio.
Eravamo già stati nella Valle della Loira alcuni anni prima (è inutile sottilizzare su quanti lustri!) ed eravamo rimasti realmente incantati dai magnifici castelli che caratterizzano la zona.
Per questo motivo abbiamo deciso di correre il rischio e di rendere partecipi Alessandro e Valentina di quanto favolosi possano essere questi luoghi.
Tra questi non poteva mancare il Castello di Cheverny.

giovedì 5 giugno 2014

"La Bollente" ad Acqui Terme

Acqui Terme è una splendida cittadina nel Monferrato, a pochi chilometri da Alessandria.
Raggiungiamo uno dei tanti parcheggi che circondano il centro storico e con una breve passeggiatina raggiungiamo le mura del Castello dei Paleologi. Con un certo stupore notiamo che queste mura ci ricordano fortemente le nostre Mura, in mattoni pieni e terrapieno sovrastato da folti alberi.
La nostra meta è però la famosa sorgente chiamata "La Bollente" e proseguiamo in cerca di indicazioni.
Appena lasciato alle spalle il Castello, ci troviamo in una piazza sulla quale affaccia la Cattedrale di Santa Maria Assunta, caratterizzata da una imponente facciata asimmetrica.