domenica 15 giugno 2014

La fabbrica di batik in Sri Lanka

Il nostro viaggio di nozze prevedeva un tour di una settimana in Sri Lanka ed una settimana nel paradiso terrestre delle Maldive.
Durante il tour la nostra guida Bonifacio ci ha portato a visitare molte cose, tra le quali anche la fabbrica dei batik.
Se mi fosse stato chiesto cosa erano i batik prima di questo viaggio avrei risposto decisamente: boh?
Ma cosa sono e come vengono realizzati?
Il batik è una tecnica usata per colorare i tessuti mediante la copertura a protezione delle parti che non devono essere colorate, di materiali impermeabilizzanti come argilla, resina, amido o, come abbiamo visto noi, cera.
L'artigiano inizia la prima fase dell'operazione disegnando con una penna il modello da riprodurre e colorare direttamente sul tessuto.
Le fasi successive sono pressoché identiche e si ripetono in base al numero dei colori che si intendono utilizzare. Mediante un beccuccio metallico viene colata (in questo caso) la cera bollente fino a coprire tutte le parti del tessuto che non dovranno essere colorate. 

La stoffa viene quindi immersa nella vasca contenete il colore scelto fino a che questo non penetra perfettamente nelle fibre libere dalla cera.  
 



La fase successiva prevede un bagno in acqua bollente che lava via il colore in eccesso, sciogliendo la cera applicata nella fase precedente, fino ad ottenere il tessuto pulito e pronto per la nuova applicazione di cera.


Si ripete l'applicazione dello strato di cera sulle parti già colorate e sulle parti che non devono essere colorate con il prossimo bagno di colore.
 

Come potete immaginare si tratta di lavorazioni abbastanza lunghe ed il costo dei batik varia giustamente dalla complessità del disegno e dal numero di colori utilizzati. 

Ci lasciamo coinvolgere in una tipica sfilata turistica, studiata apposta per "sfilarci" un acquisto.
Non lo dico perché è mia moglie ma pare una principessa.

Altra neo sposa soddisfatta.

Ed ecco la sfilata finale