giovedì 7 agosto 2014

Hong Kong


Raccontare Hong Kong non è facile, è una metropoli con caratteristiche così stravaganti e peculiari che non so decidere da dove iniziare.



Apparentemente è una città molto moderna: a vederla da lontano -  magari dalla cima del Victoria's Peak - ci stupisce per lo skyline futuristico e coloratissimo, ma passeggiando per le vie affollate  non possiamo proprio fare a meno di notare che "a terra" c'è tutto un altro mondo. 
Un mondo strano, a volte  incomprensibile,  a tratti allegro e stravagante; passiamo da un contrasto all'altro pieni di meraviglia e curiosità.




La cosa che salta immediatamente all'occhio è la mancanza di spazio. Qui i grattacieli sono costruiti l'uno sull'altro, le strade sono appena sufficienti all'enorme mole di traffico che vi transita, gli spazi vitali sono minuscoli. Nella nostra stanza d'albergo ci entriamo a malapena, fortunatamente abbiamo pochi bagagli, ma lo sfruttamento dello spazio è un capolavoro dell'ingegno.
E' come giocare alla caccia al tesoro: e chi l'avrebbe detto che in uno spazio così ridotto potessero entrare così tante cose?

Taxi!!

Hong Kong ha una storia piuttosto particolare: i  motivi della cronica mancanza di spazio sono da ricercare nella  sua nascita.
Non è una storia normale, è nata come colonia britannica nella prima metà dell'ottocento, ed è passata da minuscolo villaggio di pescatori a grande metropoli nell'arco di poche decine di anni. Le sue caratteristiche particolari hanno favorito lo sviluppo economico, e quando il dominio britannico è cessato, nel 1997, Hong Kong è diventata la prima città "a statuto speciale" della Cina. Attualmente è una delle più vivaci metropoli asiatiche.


Avendo poco tempo a disposizione ci dirigiamo a colpo sicuro nei posti più visitati: saliamo sul Victoria Peak con il tram, ci godiamo il tramonto ed una cena panoramica, scendiamo di nuovo in città per andare a vedere le luci dal porto, e vagabondiamo un po' fra quartieri e mercatini.
Bird Market - Hong Kong 2002



Qui è tutto diverso ed esotico e guardiamo pieni di meraviglia i mercati di Mongkok: il goldfish market - il mercato dei pesci da acquario, Flower market street, una via in cui si vendono solo fiori in un tripudio di orchidee e di colori e il più stravagante di tutti, il Bird Market, fra uccelli meravigliosi, gabbie elaboratissime e cibi per uccelli... un po' troppo vivi per i nostri gusti.


Mangime per uccelli - i sacchetti di cavallette
I mercati sono un tripudio del falso, al Ladies Market (Uno dei mercati notturni più famosi) non c'è niente che non sia griffato e spudoratamente copiato. I mercati più belli però per noi sono quelli alimentari: ecco, lì pare davvero di essere capitati in un altro mondo.




Cavallucci marini essiccati, stelle marine, polli interi mummificati, uova millenarie, frutta e verdura mai viste prima: un universo intero di cibi da strada davvero sorprendenti. Sentiamo il rumore familiare della macchina per fare i brigidini corriamo a vedere: non è la macchina dei brigidini, è una "affetta totani essiccati", che poi vengono venduti a sacchettini, da mangiare come patatine.

Uova millenarie


Chissà come si cucinano?

Camminiamo senza sosta per tutta la giornata, riempiendoci gli occhi con le curiosità di questa città e poi decidiamo di salire sul Victoria's Peak per ammirarla dall'alto, all'ora del tramonto.

Prendiamo il Peak tram, un piccolo tram in servizio da oltre un secolo, che si inerpica sul fianco della montagna sfidando pendenze degne delle montagne russe: un tragitto emozionante ed un panorama davvero unico!

Si parte!!

La città vista dal tram durante la salita
The Peak
Quando arriviamo sulla terrazza le luci della città stanno iniziando a risplendere. Guardandoci intorno scopriamo che l'altra faccia di questa metropoli così densamente popolata è fatta di montagne verdissime e di boschi: tutto a pochi metri dal caos e dalla folla cittadina.
Ci godiamo il fresco della sera guardando le luci della città ai nostri piedi: è tutto così tranquillo e ordinato qui!

Scegliamo un ristorante per cena e sbagliamo clamorosamente: volevamo un ristorante cinese e ci rendiamo conto di essere in un ristorante giapponese solo quando ormai siamo già seduti al tavolo. Pazienza, vorrà dire che invece dei dim sum mangeremo un ottimo tempura di verdure.

Terminiamo la serata sul porto, per vedere lo spettacolo dei grattacieli che si riflettono nell'acqua.
Uno spettacolo davvero suggestivo. (Nota: la sera a partire dalle ore 20:00 la città diventa protagonista di uno spettacolo di luci: Symphony of lights. Immagino che meriti assolutamente, nel 2002 non c'era. Pazienza, ci torneremo prima o poi!)

Giochi di luce






Al mercato notturno di Temple Street




Link utili:
http://www.discoverhongkong.com/eng/index.jsp

http://viaggi.nanopress.it/news/hong-kong-cosa-vedere-in-tre-giorni-tra-grattacieli-templi-e-bancarelle/P149609/