giovedì 14 marzo 2013

Mont Saint Michel - Normandia 2012

La nostra avventura in Francia non poteva iniziare che da Mont Saint Michel, l’ultima tappa del nostro viaggio di 20 anni fa.
Lavori in corso - Ci toccherà tornare per fare una foto come si deve!
Dopo un trasferimento durato mezza giornata - prima in aereo e poi con la macchina a noleggio - arriviamo a MSM nel tardo pomeriggio di una giornata di sole; siamo stanchi ma la vista della piccola città all’orizzonte ci riempie di entusiasmo. Ci fermiamo in albergo giusto il tempo per lasciare le valigie e rinfrescarci un momento e poi partiamo alla volta di MSM, con l’idea di fermarci a cena.

Arriviamo al parcheggio nuovo – la volta  scorsa avevamo parcheggiato proprio sotto le mura della città, sotto ai cartelli di “Pericolo maree”, ora è tutto diverso– e ci prepariamo ad una lunga camminata, ma fortunatamente ci sono autobus navetta che ci accompagnano per  l’ultimo tratto. Tra l’altro questi  autobus sono già una curiosità da vedere: hanno due cabine di guida – una davanti e una dietro. Quando si arriva al capolinea il conducente invece di fare manovra per tornare indietro si limita a scendere e risalire dal fondo. E via, pronti a ripartire. I miei bambini l’hanno trovato geniale.
Entriamo in città ma la folla è ancora tanta e ci rifugiamo sulle antiche mura, in un ristorantino dove ceniamo e aspettiamo l’arrivo della marea e della notte. La prima cena francese è deliziosa, assaggiamo le famose galette bretoni e i frutti di mare, e ogni tanto buttiamo l’occhio all'orizzonte, per vedere se il mare si avvicina. Per stasera è prevista una delle grandi maree del mese di agosto, è per questa che abbiamo modificato il nostro itinerario, che inizialmente  prevedeva un giro leggermente diverso. Da qui sito si vedono le previsioni delle maree: http://www.grandes-marees.com/ , vale la pena consultarlo per vedere uno spettacolo così insolito per noi.
Incanto nell'abbazia
Dopo cena il sole è ancora alto nel cielo – qui fa notte più tardi che da noi – e decidiamo salire fino all'abbazia per visitarla. Abbiamo scelto bene i tempi, siamo in pochissimi a fare il biglietto ed iniziamo il nostro giro con tutta calma, godendoci ogni ambiente. All'interno dell’abbazia è allestito uno spettacolo di suoni e luci, ogni stanza è una scoperta suggestiva. La luce stessa del tramonto rende magici certi ambienti, e la musica ci rende protagonisti di un sogni di altri tempi. Quando arriviamo al chiostro restiamo stregati dalla vista mozzafiato sul mare – si trattavano bene questi Benedettini, eh? Facciamo una pausa sulla terrazza più alta e vediamo che mentre noi visitavamo l’abbazia la marea è iniziata e la grande spiaggia a perdita d’occhio che abbiamo visto all'arrivo è coperta da un velo d’acqua. Uno spettacolo grandioso.
Il tramonto visto dal chiostro - si trattavano bene questi monaci!
La stanchezza per una giornata così lunga però inizia a farsi sentire, decidiamo di iniziare la discesa proprio quando scende la notte. Le vie adesso sono praticamente deserte, i negozietti sono chiusi e quando arriviamo al portone d’ingresso ci troviamo davanti una sorpresa inaspettata: una cinquantina di centimetri d’acqua schiumosa che ci sbarra l’uscita. I miei bambini sgomenti guardano l’acqua e ci chiedono “E ora come usciamo?” . Si raccoglie un piccolo gruppetto di turisti, si commenta questo fenomeno in varie lingue e scappa una risata collettiva e un applauso a vedere un ragazzo orientale che spunta dal portone, con i pantaloni arrotolati fino alle cosce e lo zaino alto sopra la testa.   


Gli imprevisti della marea
Alla fine il senso pratico di mio marito ha la meglio e iniziamo a cercare la vecchia porta di accesso, quella al livello della strada. Fin lì l’acqua non arriva e possiamo uscire senza inconvenienti, e ci fermiamo a scattare foto e a contemplare l’abbazia illuminata. Uno spettacolo mozzafiato.
Notturno