martedì 6 settembre 2016

Fontaine de Vaucluse, qualche anno dopo



Una delle tappe irrinunciabili della nostra piccola vacanza in Provenza è Fontaine de Vaucluse, che avevamo già visitato in un viaggio precedente diversi anni fa e che vogliamo far conoscere ai nostri figli. (Qui il post della prima visita)












Nonostante le notizie raccolte fossero discordanti ritroviamo immediatamente 
l'atmosfera che ricordavamo. La piccola città adesso è solo più curata e un po' più affollata, ma questo è inevitabile in questa stagione.


La caratteristica unica di questa piccola città è questo fiume dalle acque limpidissime che la attraversa.
L'acqua sgorga a poche centinaia di metri dal paese da una sorgente fra le rocce. Parcheggiamo la macchina e ci avviamo a visitare la fonte. 
Il bel viale alberato non è cambiato, c'è l'ombra fresca, il fiume verde...un tuffo nel passato, è aumentato solo il numero di bancarelle di granite e cianfrusaglie varie, ma l'insieme è festoso e gradevole, e rendono la passeggiata più colorata.

Ci fermiamo un momento alla cartiera storica dove, come ricordavamo, è possibile assistere ad una dimostrazione di produzione.


L'impianto è la riproduzione di una fabbrica di altri tempi: qui si fabbricava la carta a partire dagli stracci. L'acqua del fiume garantiva una forza motrice sempre presente, che consentiva di lavorare gli stracci riducendoli nella poltiglia necessaria alla produzione. Adesso la ruota è ferma, ma la produzione continua con mezzi un po' più moderni.








Ci fermiamo ad osservare il lavoro dell'artigiano che dopo aver sminuzzato con precisione piccoli fiori e felci aggiunge il tutto alla poltiglia bianca, e poi la raccoglie con un grande setaccio sottile.




Nasce il foglio di carta

Grazie al movimento lento ed abile dell'artigiano i fiori e le foglioline si distribuiscono con eleganza. 



La passeggiata prosegue fino a raggiungere la fonte. Ancora una volta l'acqua è poca, siamo in estate, ancora una volta ci ripromettiamo di tornare, magari in inverno, quando la fonte è al massimo della portata.
C'è una staccionata che sembra fatta per proteggere l'ingresso, ma viene aggirata da tutti i turisti presenti, decidiamo di farlo anche noi e di avvicinarci alla sorgente. 





L'acqua sul fondo è poca ed è ferma, nella foto comunque si possono distinguere delle targhe rettangolari che misurano il livello invernale. Le targhe continuano verso l'alto, lungo la parete, fino a raggiungere altezze incredibili. 
Ho cercato in rete una foto della stagione invernale ed ho trovato questa: la profonda fenditura che si vede in estate è tutta sott'acqua, il fiume sgorga direttamente dalla montagna. Il luogo è irriconoscibile.
Foto da internet


Torniamo in paese passeggiando pigramente all'ombra e ammirando l'acqua verde e limpida del fiume. Ci fermiamo a pranzo in un bar accogliente affacciato proprio sull'acqua, e pranziamo guardando le papere.





In queste foto i colori non sono ritoccati in alcun modo, l'acqua è davvero di questo colore verde incredibile. Il fondo del fiume è tappezzato di piante verdi, come se fosse un prato, l'acqua stessa ha un colore smeraldino. Il riflesso verde degli alberi fa il resto, ed il risultato è di una bellezza unica.






L'acqua è così invitante che ci dispiace davvero non poter fare un tuffo. Ci consoliamo guardando gli altri che fanno il bagno.

 La nostra visita volge al termine, siamo pronti per la prossima tappa: Gordes.