lunedì 12 settembre 2016

La Valletta, piccola ma soprendente

"La Valletta - Malta - è una delle più piccole capitali d'Europa.
Sorge su un'insenatura naturale che è stata trasformata nel corso dei secoli in una formidabile fortezza.
Panorama sulle tre città - Malta 2015

La Valletta è una città progettata a tavolino e si vede chiaramente dalla sua pianta regolare e dalle ampie piazze rettangolari. Niente è stato lasciato al caso, dobbiamo la progettazione de La Valletta (Il Belt in maltese) all'architetto cortonese Laparelli, su richiesta del Gran  Maestro dei Cavalieri Ospitalieri Jean La Vallette"

La Valletta: Ingresso della città vecchia
Questo è quello che si trova sulle guide, una descrizione stringata, poco coinvolgente, poche righe che la fanno sembrare una città come tante. Beh, non lo è affatto!
Il palazzo del parlamento, con la facciata progettata da Renzo Piano. Il disegno della facciata crea un gioco di luci ed ombre che cambia nell'arco della giornata, secondo la posizione del sole. 


Nella nostra mini vacanza a Malta abbiamo naturalmente previsto del tempo per la visita della città, ed ho scoperto con stupore che nonostante le dimensioni ridottissime per vederla davvero bene servirebbero almeno due giorni pieni.
Fortificazioni imponenti

Come si fa a concentrare in un solo giorno la vista dai Barrakka gardens, la co-cattedrale di San Giovanni, la Lascaris War room, la saluting battery...abbiamo visto solo metà delle cose che varrebbe la pena visitare!

Procediamo con ordine:
1) una visita a La Valletta va un po' preparata, perchè molti dei luoghi che vale la pena visitare hanno orari insoliti e limitati, e si rischia di perdersi qualcosa.

2) la città è piccola ma è piena di punti di interesse, anche molto nascosti, quindi è necessario documentarsi un po' per non correre il rischio di farsi sfuggire qualcosa di interessante.

Una cavalieria ospitaliera giovanissima
La nostra visita inizia dallo spettacolo Malta 5D  (Una delle poche cose aperte già alle nove di mattina ) grazie al quale impariamo qualcosa sulla storia di questa isola in modo semplice e coinvolgente: lo spettacolo è ben fatto, anche in lingua italiana, e i ragazzi sono rimasti contenti di questo rapido ripasso. 
All'uscita facciamo una bella passeggiata nel centro storico, ricollegando quello che abbiamo appena visto ai palazzi e alle strade che abbiamo sotto agli occhi. Adesso è tutto molto più interessante.
Jean la Vallette


Saliamo sulle mura per una passeggiata negli Upper Barrakka Gardens,  giardini progettati per essere campi da gioco o parchi per i cavalieri. L'ambiente è curatissimo, molto gradevole, ma è soprattutto la vista a sorprenderci. E' spettacolare e del tutto inaspettata, siamo molto più in alto di quello che pensavo e la vista sul porto e sulle tre città è molto panoramica.
Il porto
Gironzoliamo e ci rilassiamo aspettando mezzogiorno, quando i cannoni della Saluting Battery sparano due colpi a salve. Dalla terrazza subito sopra abbiamo una visuale grandiosa e ci godiamo la cerimonia solenne della carica e dello sparo. 


 Un pasto veloce a base di pastizzi e pizza, un po' di shopping natalizio nelle vie della città (segnalo in particolare il bel negozio dei vetrai di Mdina, che hanno allestito un albero di Natale molto originale di fronte al Palazzo del Parlamento) e via verso le Lascaris War Rooms.
E' rimasto tutto alla seconda guerra mondiale - arredamento ed attrezzatura sono originali


Per parlare di questa attrazione devo fare un brevissimo riassunto di storia recente.
Sembra di essere in un film di guerra


Malta, durante la seconda guerra mondiale era britannica e per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo ha avuto un ruolo centralissimo nella progettazione e nell'esecuzione dell'Operazione Husky, ovvero lo sbarco in Sicilia, il 10 luglio 1943.
Su questa enorme mappa venivano indicate navi, sottomarini ed aerei: in tempo reale
La Valletta costituiva il punto nevralgico dell'organizzazione, e per consentire agli alleati di progettare l'assalto venne realizzato un complesso di stanze segretissime e super fortificate nel sottosuolo della città, a oltre 70 metri d profondità. 
Queste stanze non hanno subito modifiche nel corso di questi decenni dall'ultima guerra, ed è possibile fare una visita guidata estremamente coinvolgente, che dà l'impressione di essere in un film di guerra americano.
Con questi schemi e le mappe i capi di stato maggiore avevano sempre la situazione aggiornata sott'occhio

 La guida ci ha raccontato dei bombardamenti quotidiani, delle navi affondate, dell'assedio e dei raid aerei.
Una sirena d'allarme  
 Il tempo della visita passa in fretta, e quando usciamo c'è giusto il tempo per l'ultima tappa, la Concattedrale di San Giovanni. L'esterno della chiesa è molto semplice, quasi banale, l'interno ci sorprende. 

Luccichii d'oro ovunque, superfici minuziosamente decorate, pavimenti meravigliosamente intarsiati: mi avevano detto che era bella ma non immaginavo una simile magnificenza.
L'altare e le pareti decorate con materiali preziosi ed intarsi

 La chiesa dell'ordine dei cavalieri, intitolata proprio a San Giovanni, non poteva essere altro che magnifica. 
Un dettaglio del pavimento

Ogni gran maestro ha apportato modifiche e provveduto a nuove decorazioni, creando una delle maggiori espressioni artistiche del periodo barocco.
Sull'altare non si può fare a meno di notare una riproduzione dorata di un falcone maltese a grandezza naturale: un simbolo del pagamento simbolico all'imperatore per il dono dell'isola di Malta.


Tra i capolavori conservati in questa cattedrale spicca per importanza un'opera di Caravaggio: La decollazione di San Giovanni Battista, un drammatico dipinto su tela di grandi dimensioni conservato nell'oratorio.
(Foto da internet)
Usciamo che è già quasi notte, e riattraversiamo la città illuminata dalle luci natalizie.
Nel cielo i resti di un tramonto grandioso
 La serata prosegue a Cospicua, dove sono in programma i fuochi d'artificio per la festa patronale.