L'Etna è il più alto vulcano europeo ed è tra i vulcani più grandi del mondo.
Si trova in Sicilia, in provincia di Catania, ed è stato proclamato patrimonio dell'Umanità nel 2013.
E' un vulcano attivo, le eruzioni sono frequenti, spettacolari e costanti nel corso della storia.
Ci fermiamo per una breve passeggiata ai Crateri Silvestri, due piccoli crateri spenti da oltre un secolo situati vicino al parcheggio della funivia.
Il paesaggio è alieno: immense distese di cenere nera e centinaia e centinaia di coccinelle rosse ovunque. Un piccolo spettacolo naturale che ci coglie davvero di sorpresa.
Facciamo una passeggiata e scendiamo nel cratere di un vulcano ( non è un'esperienza che si può fare tutti i giorni, no? ) e poi ci dirigiamo a passo di carica alla funivia, da dove parte la nostra escursione.
Pronti? Via! Mentre saliamo la guida ci racconta che nel corso degli anni il vulcano ha colpito ripetutamente gli impianti di risalita. l'ultima grande eruzione del 2001 ha distrutto tutto e ci sono voluti ben tre anni per ricostruire e riaprire.
Nel piazzale da cui parte la funivia abbiamo visto fino a che punto è arrivata la lava: c'è un piccolo bar-ristoro nella piazza del parcheggio che è letteralmente incastonato in una colata lavica, che l'ha incredibilmente lasciato in piedi.
Nel piazzale da cui parte la funivia abbiamo visto fino a che punto è arrivata la lava: c'è un piccolo bar-ristoro nella piazza del parcheggio che è letteralmente incastonato in una colata lavica, che l'ha incredibilmente lasciato in piedi.
Qui fanno i conti con il vulcano ogni giorno.
Arriviamo alla fermata della funivia, al Rifugio Sapienza , ma l'escursione prosegue a bordo di mezzi speciali per portarci nella "zona calda".
Qui anche se siamo in giugno c'è ancora la neve, sotto uno strato di cenere nera. Saliamo a tutta velocità su una strada terrificante, immersi in una nebbia fittissima e quando arriviamo a destinazione siamo sopra le nuvole, e davanti a noi c'è un paesaggio strano e alieno.
Qui anche se siamo in giugno c'è ancora la neve, sotto uno strato di cenere nera. Saliamo a tutta velocità su una strada terrificante, immersi in una nebbia fittissima e quando arriviamo a destinazione siamo sopra le nuvole, e davanti a noi c'è un paesaggio strano e alieno.
La terra è coperta di cenere nera e fuma; se spostiamo il primo strato la sentiamo calda sotto le mani, a tratti bollente. Stiamo "accarezzando" un vulcano attivo, è emozionante!
Facciamo una lunga passeggiata fra crateri e sbuffi di vapore, il vulcano ha una bellezza irreale che ci fa quasi trattenere il fiato per la meraviglia.
Terra di leggende, l'Etna era la fucina del dio del fuoco, Efesto. Era anche la porta d'ingresso per l'Ade, il mondo greco dei morti. Qui i ciclopi forgiavano nel fuoco del vulcano le saette per Zeus.
Nella storia si ha notizia di decine e decine di eruzioni, alcune anche molto potenti e distruttive. La vicinanza dei centri abituati al vulcano ha richiesto numerosi adattamenti e soluzioni di vario genre. Nel caso dell'eruzione del 1991 quando la lava minacciava il paese di Zafferana Etnea il genio civile italiano ha messo a punto una serie di barriere e fossati che hanno deviato il corso del fiume lavico ed hanno salvato il centro abitato. Questa soluzione geniale è tuttora studiata ed applicata in varie parti del mondo in cui ci sono eruzioni con problemi analoghi.
Link utili:
http://www.parcoetna.it/