Firenze è una città conosciuta in tutto il mondo, un vero e proprio concentrato di arte, bellezza e genio. Il Ponte vecchio è uno dei suoi scorci più caratteristici e approfittiamo della bella giornata di sole per visitarlo, facendoci largo fra centinaia persone provenienti da tutto il mondo.
Firenze è un vero gioiello, una tappa italiana irrinunciabile, e non possiamo proprio fare a meno di notarlo, visto che la folla attorno a noi è variopinta e colorata, e si sentono parlare decine di lingue diverse.
Cosa rende questo ponte così speciale? Senz'altro è la sua storia lunghissima: si hanno notizie di un ponte in questo luogo già a partire dall'anno mille, nel 1400 inizia a prendere l'aspetto attuale. In quel periodo infatti le autorità cittadine stabilirono che qui dovessero riunirsi le botteghe dei macellai, visto che qui erano più isolate rispetto alla città ed era più facile mantenere una certa igiene. Le prime costruzioni sul ponte quindi furono le botteghe dei "beccai", che per guadagnare spazio costruirono le loro baracche in modo che sporgessero sul fiume - una cosa che si può osservare anche adesso.
Nel 1565 l'architetto Giorgio Vasari costruì per ordine di Cosimo dè Medici qui un corridoio di collegamento fra Palazzo Vecchio - il palazzo del governo dell'epoca, e Palazzo Pitti, la residenza dei Medici. Questo corridoio, lungo un chilometro e mezzo, è una via direttissima per attraversare la città, passando anche dal Museo degli Uffizi. E' aperto al pubblico solo su prenotazione, e fa parte della Galleria degli Uffizi.
Il corridoio vasariano passa direttamente sopra al Ponte Vecchio - si possono notare le finestre quadrate e regolari poste sotto al tetto, sopra all'allegro caos delle botteghe colorate. Visto l'uso quotidiano del corridoio di collegamento alla fine del 1500 Ferdinando dè Medici decise di spostare le botteghe dei macellai, perchè da esse salivano odori intensi e sgradevoli, e di sostituirle con botteghe più nobili: le botteghe degli orafi.
Ancora adesso, dopo più di 500 anni, sul Ponte Vecchio ci sono le botteghe degli artigiani orafi fiorentini, che hanno a disposizione le vetrine più famose del mondo.
Naturalmente su un ponte italiano non possono mancare i grappoli di lucchetti, a modo loro ormai sono diventati una specie di tradizione, ed è strano e commovente vedere lucchetti con nomi e dichiarazioni d'amore di ragazzi di tutto il mondo. Non saranno belli da vedere ma rendono tutto molto più umano, no?
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